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L’attività dei dottori agronomi e dei dottori forestali riguarda i problemi dell’ambiente, sia come fonte da cui l’uomo trae le risorse necessarie alla vita svolgendo attività economiche (agricoltura, zootecnia, selvicoltura), sia come luogo nel quale si svolgono tutte le attività umane e che, quindi, va difeso dagli sprechi e dagli usi impropri (inquinamento) e deve essere valorizzato nei suoi aspetti naturalistici, paesaggistici, storico-monumentali attraverso varie forme di conservazione (parchi) e trasformazione consapevole (verde urbano).
Requisiti

Per esercitare la professione di dottore agronomo e di dottore forestale occorre avere superato un esame di Stato di abilitazione ed essere iscritti ad uno degli Ordini provinciali. Presupposto per l’accesso all’esame di abilitazione per i dottori agronomi è il possesso di uno dei seguenti titoli accademici di laurea: scienze agrarie , scienze della produzione animale e agricoltura tropicale e subtropicale.

Per i dottori forestali è necessaria la laurea in scienze forestali . I titoli accademici, che da soli non abilitano alla professione, possono essere conseguiti in una delle facoltà di Agraria italiane. Alla professione possono accedere i cittadini stranieri secondo l’equipollenza dei titoli di studio conseguiti nei Paesi di origine in base ad accordi di reciprocità stabiliti tra gli Stati.

L'esame di stato
L’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di dottore agronomo e di dottore forestale è destinato all’accertamento della capacità d’uso del sapere tecnico professionale e dell’attitudine all’esercizio della professione con particolare riguardo alle norme che regolano l’esercizio dell’attività professionale.

Si articola in due prove scritte e una prova orale.
Le due prove scritte , da svolgersi in due giorni consecutivi, hanno la durata di otto ore e riguardano “lo sviluppo di aspetti tecnici”, nel tema del primo giorno, e “l’analisi economico-estimativa con eventuali risvolti giuridici”, nel tema del secondo giorno, ambedue inerenti ad argomenti spiccatamente professionali, a scelta del candidato tra almeno due tracce proposte dalla commissione per ciascuna prova e per ciascuna laurea.

La prova orale consiste in un colloquio sugli argomenti professionali specifici relativi alla laurea del candidato e deve tendere all’accertamento della conoscenza delle normative regolanti l’attività professionale.

Le commissioni sono composte da un presidente designato dalla Federazione regionale degli Ordini, da quattro liberi professionisti iscritti all’Albo professionale da almeno dieci anni designati dalla Federazione e da una terna di professori ordinari o associati alla Facoltà di Agraria designata dal Rettore. Il Presidente ed i quattro liberi professionisti partecipano all’esame di tutti i candidati, mentre i professori universitari solo a quello dei candidati del corso di laurea nel quale insegnano.

Organizzazione dell'Ordine

L’Ordine è diretto da un Consiglio eletto tra gli iscritti che cura l’osservanza della legge professionale e di tutte le altre disposizioni concernenti la professione.

L’Ordine svolge attività dirette a due forme sostanziali di tutela:

  • nei riguardi dei cittadini , nella loro qualità di potenziali committenti (pubblici o privati), affinché abbiano la certezza di rivolgersi a professionisti dotati dei requisiti di competenza (titolo di studio e abilitazione all’esercizio professionale) e di integrità morale (condotta deontologicamente corretta);
  • nei riguardi degli iscritti all’Ordine , per la repressione dell’esercizio abusivo della professione e per la tutela del titolo di dottore agronomo e di dottore forestale.
    L’attività dell’Ordine è diretta prevalentemente ai territori della provincia di residenza degli iscritti (in questo caso Caltanissetta).

L’Ordine amministra la giustizia professionale rivolta alla repressione dei comportamenti deontologicamente scorretti attraverso provvedimenti di richiamo, censura, sospensione e radiazione dall’Ordine.

A livello regionale l’attività istituzionale degli ordini è coordinata dalla Federazione regionale degli Ordini dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Sicilia la cui Assemblea riunisce i consiglieri degli ordini provinciali. La Federazione è diretta dal Consiglio costituito dai presidenti degli ordini provinciali.

Al livello nazionale vigila il Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali con sede in Roma, composto da 11 membri eletti dai consigli degli ordini.